martedì 26 febbraio 2013

Sindrome di Stoccolma














C'è un filo sottile che lega Berlusconi al suo Paese, una morbosità che ha del patologico, una fede che ha del trascendentale. All'Italia non sono bastati vent'anni di promesse mancate, di alchemici slogan che non hanno portato a nulla. L'uomo solo al comando, che ha fatto dello Stato una propagine personalissima degli specifici interessi da imprenditore, che ha abusato e violentato la democrazia, con malizia e piacioneria, con violenza e con l'arma del sessissmo e del vittimismo giuridico, non è morto (politicamente) nemmeno questa volta.