mercoledì 9 gennaio 2013

IMU: il verme solitario

A tutti gli italiani, chiamati al salvataggio della nave Italia, è stato chiesto di stringere la cinghia e mettere da parte un bel gruzzoletto da destinare alla Patria. Tutti gli italiani, arringati dalle parole stoiche dei giornali e delle teste di bue dei tecnici, hanno versato. Niente regali di natale e vacanze estive, meno aperitivi e libri da comprare. Ogni famiglia sapeva di dover far cassa, perchè sarebbe passato (anche più di una volta, si intende) il sobrio esattore dell'impossta municipale unica.
Tutti uniti, tenuti insieme dal profondo senso di responsabilità di chi sa che bisogna salvare il Paese. Niente da ridire, condivisibile il senso dell'IMU, condivisibile la necessità di togliersi parte del proprio reddito per poter avere un'importante fondo comunitario, un'investimento su sè stessi, sul proprio Stato, sul proprio futuro prossimo.
Si stima che lo Stato abbia incassato in totale una cifra vicina ai 23/24 Miliardi di Euro .
Magari qualcuno di voi potrebbe chiedersi, proprio come me: bene ora di tutti questi nostri soldi cosa ne facciamo ? Se li abbiamo raccolti per uscire dal baratro dovrebbero essere tutti reinvestiti, in quelle cose che si reputano possano essere volano economico e occupazionale: 



Investire nella (tanto bisfrattata) scuola, e quindi in ricerca e tecnologia, investire nelle piccole e medie imprese,oppure utilizzati per potenziale la capacità turistica e attrattiva, investendo nei beni culturali. Qualcuno avrebbe potuto anche tirare fuori il vecchio motto delle grandi opere e nel nucleare (come Zichichi). Insomma, qualcuno che ci avesse detto tutti questi soldi a cosa servirssero, a che scopo abbiamo fatto questa immensa colletta popolareAllora che cosa è stato fatto con il nostro fondo-Salva Italia, io una idea ce l'ho: poco di utile al bene comune, se non tappare il buco di 4,3 Miliardi di Monte dei Paschi, e firmare un pesantissimo acconto con cui l'Italia sottoscriveva la partecipazione al fondo Salva-Stai del MES.
 
Per spiegarvi meglio l'antifona farò un esempio:

Immaginate di essere come il Signor X, che mangia come un toro, ma resta smilzo e rinsecchito come un sovpravvissuto di un gulag. (Adesso immaginate che il Signor X sia il notro Paese, che le la IMU sia il boccone saporito, mentre la disoccupazione e la recessione siano la silhouette). La prima diagnosi medica (spiccia-spiccia, che ogni madre farebbe al proprio figliuolo) sarebbe la seguente :
"Guagliò, tu pav tutt sti tass, ma comm' è che stai accussì nguaiat !
Secondo me, tu tien o' verme solitario (taenia solum per l'esattezza).

 
Ecco, la patrimoniale sociale&democratica dell IMU niente alto è se non un enorme verme solitario, che dall'interno, a nostra insaputa, mangia al posto nostro; così noi restiamo rinsecchiti come (e più) di prima, mentre il verme pasciuto s'abboffa e s'accresse (alla facciaccia mia, tua e di tua sorella!). E quello che vedete nell'immagine lassù è il ciclo del verme solitario, che dal maiale tramite il prosciutto arriva nello stomaco dell'uomo.
Adesso capire metaforicamente che/chi sia il maiale contagioso, che/chi sia il prosciutto in cui il parassita nidifica e infine che/chi sia il povero uomo infetto, è compito vostro. Prendetelo come un gioco, tanto ci rimane solo quello.

 
 

 
 
 


Nessun commento:

Posta un commento